Yara Puebla si racconta sul settimanale spagnolo "Telenovela".

Dietro al personaggio di Camila Valdesalce si nasconde un'attrice di 26 anni bella e sorridente, ma l'unica cosa che separa Yara Puebla dal suo personaggio televisivo è solo la minima differenza di età. Per combattere la sua timidezza, i genitori di Yara la iscrissero a soli tre anni ad un laboratorio teatrale e a diciannove anni, dopo aver intrapreso gli studi in Amministrazione e Finanza, capì chiaramente che il suo unico desiderio era la recitazione. Yara ha partecipato in diverse produzioni, ma il grande successo è arrivato con "Il Segreto".

"E' incredibile ma io e Camila siamo simili almeno per il 90%. Lei agisce e prende decisioni come farei io, siamo entrambe appassionate e coraggiose."

- Se hai tante qualità in comune non sarà stato difficile interpretarla?

"In un primo momento ho trovato delle difficoltà ad adattarmi ai suoi gesti eleganti e delicati, io sono più semplice. Nonostante sia civettuola questi dettagli non mi appartengono, quindi avevo bisogno di studiare e apprendere i modi che una donna per bene doveva seguire all'epoca: il modo di sedersi, come mettere le gambe, come camminare con i tacchi.."

- Cosa pensi che hanno visto in te i direttori del casting per assegnarti il ruolo di Camila?

"La mia idea è che i personaggi attendono l'attore giusto. E' come il destino, tutto è già scritto, e se nel tuo destino è scritto che farai una cosa invece di un'altra sarà sicuramente così! Nel corso del tempo mi sono resa conto che Camilla mi aspettava."

- Rappresenti una donna più anziana. Ti riconosci allo specchio?

"In un primo momento sono rimasta shoccata, soprattutto per il trucco che mi ha "invecchiato" in un lampo. Addirittura mia madre dice che non sono io visto che fa tanta fatica a riconoscermi!"

- Il tuo personaggio soffre molto. Non sono difficili girare queste scene?

"Sì, quando si girano delle scene emotivamente molto forti è davvero difficile soprattutto quando si deve piangere. Cerco di non mischiare le emozioni che prova Camila con le mie, perciò cerco di lavorare più sul corpo e il relax. Ora sono in una fase decisamente bipolare visto che sto vivendo due vite distinte ma parallele: dodici ore al giorno le vivo nel 1923 e le altre dodici ore le vivo nel 2016."

- Come vorresti che si evolvesse la storia d'amore di Hernando e Camila?

"Verso l'amore totale, puro, vero e trasparente."

- Adesso Camila è felice accanto a suo marito Hernando (Angel de Miguel)...

"Purtroppo la felicità durerà poco perchè molto presto verrà a galla il segreto di Camila che è legato al suo passato a Cuba."

- Avevi già lavorato con i  tuoi colleghi de "Il Segreto"?

"In passato ho avuto modo di lavorare con Angel, e sono rimasta molto contenta quando ho saputo che avremmo recitato nella stessa soap addirittura come partner. E' stato bello vedere crescere la nostra complicità sul lavoro, anche perchè al di fuori del set eravamo già amici. Ammiro molto anche Mario Martin, Don Anselmo, con il quale amo fare lunghe chiacchierate."

- Come vedi il tuo futuro professionale?

"In crescita, e sempre pronta a combattere per affermarmi sia nel cinema, in teatro o in televisione."

- Con Beatriz (Giulia Charm) vesti i panni di matrigna. Come ti immagini in questo ruolo nella vita reale?

"Fino ad ora non ho mai avuto il desiderio di essere madre, ma sono sicura che l'istinto materno arriverà quando troverò la persona giusta!"

- Vorresti lavorare anche fuori della Spagna?

"Sì, mi piacerebbe molto! Ho ripreso le miei lezioni di inglese e adesso inizio a studiare l'italiano. Ho molti sogni, penso che ogni giorno si dovrebbe puntare ad un obiettivo sempre più alto e sforzarsi di raggiungerlo. Non voglio fermarmi, sono un come un cavallo irrequieto."

- Quali sono i tuoi hobby?

"Io amo fare sport, è la mia valvola di sfogo con cui elimino lo stress, anche se ora per mancanza di tempo posso praticarli saltuariamente. Ma ad una cosa non posso rinunciare: amo prendere il caffè con mia sorella, che è anche la mia migliore amica."

- Quali sport ti piacciono?

"La Boxe con tutto quello che comporta: il contatto fisico sul ring, il ronzio del pubblico che tifa e rumoreggia... Il tutto unito con la musica che amo. Ho giocato per molto tempo a tennis anche come professionista, ma la pressione psicologica e la competizione snervante mi avevano sfinito."